Nodo D'Amore: unione tra eccellenze del settore food and wine

04 - 06 - 2021

“Quando due fiori all’occhiello del territorio veronese portano lo stesso nome, non si può che celebrarli in matrimonio”.

Così l’Azienda Vinicola Farina a Pedemonte parla della simbolica unione tra l’IGT rosso veronese “Nodo d’Amore”, il nuovo nato, ed il tortellino di Valeggio “Nodo d’Amore”, il leggendario tortellino dell’Associazione Ristoratori di Valeggio Sul Mincio.

Due prodotti accomunati della passione della tradizione e dell’orgoglio di Verona. L’unione avviene, infatti, tra l’azienda della Valpolicella e i detentori del marchio “Nodo d’Amore”, l’Associazione Ristoratori di Valeggio sul Mincio. L’intento è quello di far avvicinare due eccellenze enogastronomiche locali accomunate dallo stesso nome.

Il Rosso Trevenezie IGT “Nodo d’Amore” rende omaggio alla storicità e tradizione della famiglia Farina, che vede l’incontro tra la Corvina fresca (uva autoctona della Valpolicella), con il Teroldego ed il Merlot (appassiti per una ventina di giorni, per impreziosirne ed esaltarne la bevibilità). Il nome “Nodo d’Amore”, deriva dai tre nodi raffigurati sullo stemma araldico in pietra all’ingresso della tenuta quattrocentesca dell’azienda.
Bianco Trevenezie IGT “Nodo d’Amore” è intenso e profondo come la storia di passione racchiusa nello stemma araldico della famiglia Farina. Come i tre nodi d’amore hanno fatto incontrare i tre vitigni: Garganega, Sauvignon Blanc e Chardonnay, espressioni di tre diversi territori della denominazione Trevenezie.

Il tortellino “Nodo d’Amore” nasce a Valeggio sul Mincio, grazie alla maestria artigianale dei ristoratori valeggiani, unici custodi della ricetta segreta. “Nodo d’Amore” è frutto dell’incontro tra la sottile sfoglia dorata con la carne brasata che da sempre si conferma il simbolo della tradizione culinaria locale.

Queste due realtà regalano al territorio delle eccellenze apprezzate in tutto il mondo che grazie al turismo e all’esportazione sono in grado di raggiungere i confini più lontani per far parlare del Lago di Garda.